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Il Gatto Siberiano è considerato la razza naturale della Russia e il progenitore di tutte le razze a pelo lungo, ma le sue origini sono coperte da un'aura misteriosa e non si conosce esattamente quando o dove sia comparso per la prima volta questo felino.
Si ritiene che questo gattone sia il frutto di una selezione naturale avvenuta tra i gatti selvatici che popolavano la zona dei monti Urali e la Siberia; gatti che, proprio essendo costretti a vivere in quelle zone impervie, fredde e inospitali, hanno sviluppato le possenti caratteristiche fisiche che costituiscono oggi i tratti distintivi di questa razza: una corporatura massiccia congiunta ad una agilità sorprendente che lo rendono un ottimo cacciatore in grado di sopravvivere nella foresta ed una pelliccia folta e naturalmente idrorepellente che gli permettono di fronteggiare le temperature più rigide.
Per la sua forza e per le sue naturali doti di “guardiano”, il Gatto Siberiano veniva usato come tale dai primi coloni russi e anche dai monaci.
Anche se è molto difficile trovare riscontri documentali a conferma di ciò -
Le prime tracce dell'esistenza del Gatto Siberiano fuori dai confini della Russia si trovano, invece, intorno al 1700, in Inghilterra, ma bisognerà aspettare il 1990 per trovare i primi riconoscimenti ufficiali della razza. Solo nel 1992, in Italia, il Gatto Siberiano è stato riconosciuto come razza dal WCF (World Cat Federation).